INFLAZIONE AL 3,8% - MAI COSI' ALTA DAL '96
Economia italiana in stagnazione nel biennio 2008-2009. I consumi e gli investimenti sono fermi. E' quanto emerge dal Bollettino economico della Banca d'Italia, presentato in Parlamento dal governatore Mario Draghi.
L’impennata storica dell’inflazione è stata denunciata anche dall’Istat: a giugno si colloca al 3,8% contro il 3,6% di maggio. Il dato definitivo conferma la stima preliminare, è il più alto da luglio 1996.
A spingere l’inflazione sono ancora i prodotti di prima necessità, gli alimentari e i carburanti.
Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+7,2%), trasporti (+6,9%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (+6,1%). Una variazione nulla si registra per i servizi sanitari e spese per la salute, mentre calano i prezzi per le comunicazioni (-2,3%). Su base mensile gli aumenti più forti si sono verificati nei trasporti (+1,4%), abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+0,6%) e prodotti alimentari e bevande analcoliche (+0,4%).
Pane e pasta. I prezzi di pane e cereali registrano un'ulteriore accelerazione passando dal +11,3% tendenziale di maggio al +11,6% di giugno, con un incremento congiunturale dello 0,6%: in particolare il pane segna un +0,2% su mese e un +13% su anno, mentre la pasta segna un +1,6 % congiunturale e un +22,3% tendenziale. I prezzi degli alimentari hanno registrato un +0,4% congiunturale e un +6,1% tendenziale (dal 5,7% di giugno).
In forte tensione anche il comparto energetico, dove si registra un aumento dei prezzi del 14,7% tendenziale (dal 13,1% di maggio) e del 2,8% su base mensile. L'aumento congiunturale è dovuto soprattutto ai carburanti, in particolare al gasolio, i cui prezzi in un mese sono cresciuti del 5,4%, portando l'aumento tendenziale a sfondare il +31,1% (dal 26,3%); la benzina in un mese è aumentata del 4,5% e in un anno del 12,5% (dall'11,1%).
Veltroni: "Governo ignora allarme lanciato da Bankitalia"
I dati di Bankitalia "confermano in modo evidente la drammaticità di una situazione che sta diventando una vera emergenza". Lo evidenzia Walter Veltroni, conversando con i cronisti in Transatlantico.
Il segretario del Pd segnala che "da settimane considero questa la principale emergenza sociale". Visto che "il Paese non cresce, i consumi si riducono, l'inflazione sale e le prospettive del Pil sono a crescita quasi zero". Insomma, per Veltroni è "situazione da allarme vero e da parte del governo c'è totale sottovalutazione". Per Veltorni il rischio è che il Paese "si avviti in una spirale depressiva di cui a pagare il prezzo saranno i ceti deboli e le piccole e medie imprese". Una situazione con "tanti fattori negativi" che non ha all'orizzonte "significativi elementi di ripartenza". Quindi, "vorrei - chiude il segretario - che la vita politica fosse dominata da questo tema invece gli allarmi sono del tutto ignorati".
Bankitalia: Bersani, "Governo incapace di raccogliere allarme"
“Il bollettino di Bankitalia descrive con chiarezza i nostri guai. Lasituazione è davvero molto seria e la manovra economica invece non incrocia in nessun modo i problemi che abbiamo, con una crescita che si azzera e un’ inflazione che s’impenna”. Lo dichiara Pierluigi Bersani, ministro dell’ Economia del governo ombra.
“Non si riesce a capire – continua Bersani - come il governo possa affrontare tutto questo, visto che le sue scelte vanno in direzione opposta: dall’assoluta assenza di interventi sul potere d’acquisto, dalla riduzione degli investimenti orientabili alla produttività, dalla collusione controriformatrice ormai evidente con i settori protetti”.
“Chiediamo al governo – conclude Bersani - di fermare la macchina parossistica e confusa di decisioni notturne nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera e di riflettere con le forze parlamentari così da produrre scelte meno estemporanee e più capaci di contrastare lo sviluppo della crisi”.
martedì 15 luglio 2008
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