martedì 28 ottobre 2008

SI ESTENDE LA PROTESTA NELLE SCUOLE E NELLE UNIVERSITA'

Ritirare il decreto Gelmini

“Se fossi nel governo farei un gesto politico: ritirerei quel decreto Gelmini che è alla base di tutta
questa sofferenza e ritirerei le misure finanziarie prese". E' la richiesta che il segretario del PD Walter Veltroni, in mattinata fa dalla trasmissione Rai “Radio anch'io”. Un'offerta a cui il premier non troverà di meglio che rispondere parlando di buige della sinistra, mentre a studenti, docenti e genitori che protetsano contro la riforma Gelmini promette di rispondere con la polizia. E' la cronaca surreale di una giornata che si sviluppa con la conferenza stampa in cui il PD elenca le contraddiizoni sulla scuola della destra, che manda dei numeri al Parlamento e ne annuncia altri ai giornalisti, e che vede intervenire attorno alle 18 anche il Capo dello Stato, che inivta ad aprire il confronto e a discuterne in Parlamento.

"C'è un movimento di protesta molto ampio - ha ribadito Veltroni- che non può essere identificato, come ho visto fare da qualche giornale della destra, con gli estremisti. No, è un movimento che riguarda famiglie, studenti, insegnanti".

Per il segretario del PD si può giungere in tempi brevi alla ristrutturazione dei costi ma a patto che che ogni risorsa finanziaria tagliati agli sprechi endemici al sistema scolastico dovrà rimanere all'interno della scuola stessa. Va specificato poi, ha aggiunto Veltroni che “il sistema scolastico italiano fa acqua da tutte le parti e l'unico che non faceva acqua era la scuola elementare".

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