LETTERA A VELTRONI
di Franco Tolotti segretario PD Brescia
Caro Segretario,
le vicende di questi giorni, che vedono esponenti politici e amministratori locali del PD indagati per ipotesi di reato molto gravi conto la pubblica amministrazione, hanno suscitato grande amarezza e sconcerto nei nostri portavoce e dirigenti di circolo, e più in generale tra iscritti e simpatizzanti.
C’è bisogno di un intervento deciso del partito di un forte segnale di assunzione di responsabilità; aldilà del corso della giustizia, che deve accertare le responsabilità soggettive di ognuno, è necessario sospendere tutti coloro che risultano indagati per reati connessi alle loro attività di amministratori pubblici.
Questa è la prima condizione per ridare smalto alla nostra proposta politica.
Il partito ha bisogno di gesti forti e di chiarezza se vogliamo che le persone per bene, militanti iscritti e simpatizzanti, trovino ancora le motivazioni e la forza di testimoniare i valori e le proposte tra la gente.
Non possiamo accettare in un momento così delicato che tutto ciò che sta accadendo passi sotto silenzio o peggio sia preso con superficialità da un gruppo dirigente che in questi mesi, attraverso il fiorire di associazioni e conventicole, è apparso troppo spesso impegnarsi solo nella difesa delle proprie posizioni.
Il partito deve essere aperto al confronto di tutti, ma al tempo stesso deve poter sanzionare tutti coloro che hanno interessi e disegni in contrasto con l’esigenza di rafforzare il Partito Democratico, che tanto entusiasmo ha saputo suscitare all’atto della sua nascita.
Il segretario provinciale Brescia, 19 dicembre 2008
Franco Tolotti
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