venerdì 20 febbraio 2009

QUOTE LATTE

PROTESTE DEGLI AGRICOLTORI CONTRO IL DECRETO ZAIA
Mobilitazione senza interruzione fino al primo marzo. Ed entro quella data i trattori muoveranno su Arcore e Gemonio, davanti alle abitazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e Umberto Bossi. La decisione è stata presa ieri sera a Cremona, dove si sono radunato quasi duemila agricoltori di Confagricoltura e Cia provenienti da tutta la Lombardia e dalle Regioni vicine. Frattanto verranno mantenuti gli attuali presidi sulle autostrade e tangenziali.
La proposta di «assediare» le case di Berlusconi e Bossi è stata scelta per chiedere una modifica del decreto Zaia sulle quote latte. Alla manifestazione a Cremona era presente anche Franco Bettoni presidente dell’Unione provinciale Agricoltori che proprio ieri ha inviato una lettera al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al sottosegretario della Presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta.«Evitare una gravissima ingiustizia che il Governo ed il Parlamento stanno compiendo», chiede Francesco Bettoni. Nella lettera al presidente Napolitano, Bettoni si schiera ancora una volta con «la stragrande maggioranza di produttori di latte onesti (50.000 circa pari al 98%)», che verrebbero pesantemente penalizzati dal decreto Zaia sulle quote latte «a favore di una minoranza che in questi anni ha continuato a disattendere le leggi nazionali e comunitarie sulle quote latte».

Bettoni si rivolge a Napolitano e gli chiede di «intervenire presso il Presidente del Consiglio dei Ministri prima che la maggioranza silenziosa smetta di essere tale». Una maggioranza che ha pagato e continua a pagare sulla propria pelle per «l’onestà, la correttezza, la trasparenza e i molti impegni finanziari pesanti presi per acquistare quote al fine di rispettare il regime delle quote latte». Un comportamento onesto e coerente che «non merita assolutamente il trattamento che Governo e Parlamento stanno adottando in queste ore», peraltro a discapito dei cittadini.Una battaglia, quella sul decreto per le quote latte, che appare ai più tecnica e priva di interesse al di fuori del mondo agricolo, ma che in realtà tocca tutti i contribuenti: le multe non pagate da chi non ha rispettato la legge hanno infatti gravato sulle tasche dei contribuenti e continueranno a pesare su tutti se non verranno pagate dagli "splafonatori storici". «Il ministro sta invitando in questi giorni a leggere attentamente il decreto - conclude Bettoni -. Noi lo abbiamo letto con attenzione e invitiamo il ministro a leggersi altrettanto attentamente le intercettazioni telefoniche disposte dal Tribunale di Milano e pubblicate dai giornali. Forse, così, si renderà finalmente conto della situazione reale».

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