Più di 560 mila lavoratori in Cassa integrazione nei soli primi due mesi dell'anno.
E' quanto emerge dall'ultimo rapporto a cura dell'Osservatorio della Cgil sulla Cig del Dipartimento settori produttivi, in cui si sottolinea che "la realtà è peggio della immaginazione".
In particolare, sono oltre 483.000 mila i lavoratori coinvolti nei mesi di gennaio e febbraio dai processi di Cassa integrazione nei settori industria, commercio e edilizia, in Italia. A questi vanno aggiunti i lavoratori interessati dalla Cig in deroga, stimabili in non meno di 80 mila unità; per un totale di oltre 563.000 lavoratori.
Il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi critica fortemente la Cgil, accusandola di diffondere "stress sociale": "La cosa peggiore in questa crisi così dura e vera è quella di aggiungervi ulteriori ragioni di stress sociale, il cui esito sarebbe l'autoannichilimento di una società per fortuna ancora ricca di potenzialità".
"La Cgil e certa opposizione politica - ha aggiunto Sacconi - stanno esasperando ogni cosa, rilanciando quotidianamente dati già noti come fossero il peggioramento del giorno, organizzando processi sommari ad ogni intenzione, come nel caso del Testo unico sulla sicurezza, disegnando un'Italia spaccata in fazioni e classi e un governo che vuole le morti bianche e il saccheggio del territorio, nemici da abbattere nel nome di una campagna di odio sociale". Guardando ai comparti di produzione, le situazioni peggiori si riscontrano nel settore metalmeccanico, con un aumento del 782,97%, nel metallurgico (+768,81%), nel chimico (+592,38%), nei trasporti e comunicazioni (+851,48%). Più contenuti gli aumenti nella Cassa integrazione straordinaria, "ma sempre su percentuali di aumento in media del 60%, e con alcuni settori oltre il 100%, come i trasporti e comunicazione, carta e poligrafici, estrazioni minerali".
domenica 22 marzo 2009
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