giovedì 8 dicembre 2011

L’Italia prima di tutto

Uscire dall’emergenza, preparare la ricostruzione.

Berlusconi ci ha portato a un centimetro dal fallimento, con il rischio di restare senza stipendi, senza pensioni e con le imprese e le famiglie al collasso.

La manovra d’emergenza per evitare questo esito è inevitabilmente dura.

Ma poteva essere più equa.

Quattro sono i temi sui quali intervenire, sia pure nel contesto di un iter parlamentare che si presenta come un sentiero molto stretto:

1. Pensioni. Innalzare l’ammontare della pensione che sarà rivalutata in base al costo della vita; rallentare l’applicazione della riforma sulle pensioni di anzianità e tenere in debito conto la situazione dei lavoratori che hanno cominciato l’attività da giovanissimi e dei lavoratori anziani che hanno perso il lavoro.

2. Casa. Innalzare la soglia di esenzione per l’Ici sulla prima casa, in modo da favorire i meno abbienti.

3. Evasione. Misure più concrete di lotta all’evasione fiscale.

4. Investimenti. Uno spazio nel patto di stabilità interno per permettere ai comuni di fare alcuni lavori, per esempio la messa in sicurezza e l’adeguamento ambientale ed energetico delle scuole.

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