giovedì 5 marzo 2009

LE PAROLE D'ORDINE DELLA FESTA DELLA DONNA

UDI - otto marzo: le parole d’ordine

1949 “Pace, libertà, lavoro. Per non vivere nell’angoscia, ma nella gioia unitevi a noi”

1950 “Per la gioia e la tranquillità della tua famiglia difendi la pace”

1951 “Al di sopra di ogni divergenza, tutte insieme difendiamo la pace”

1952 “Per la pace, per un’infanzia felice, per un mondo più giusto e più bello”

1954 “ trionfi l’ideale di emancipazione e di pace della donna italiana”

1955 “Ci unisca il nostro desiderio di emancipazione e di pace della donna italiana”

1956 “Unite conquistiamo i nostri diritti, combattiamo la miseria chiediamo il disarmo certezza di pace”

1958 “Sia il voto delle donne un voto per i loro diritti e per la pace”

1959 “Giornata internazionale della donna”

1960 “1910-1960 Cinquanta anni di lotte per l’emancipazione femminile”

1961 “La società per la donna e la famiglia”

1962 “Parità, libertà, cultura per la donna nella società moderna”

1963 “Una società rinnovata nelle leggi, nel costume, nelle strutture per la donna e la famiglia”

1964 “20 anni di vita dell’Associazione nata dalla Resistenza”

1965 “A 20 anni dal diritto di voto un rinnovato impegno unitario per più avanzate conquiste di emancipazione e di progresso”

1966 “Per l’emancipazione della donna e il progresso. Non armi ma spese di pace. Non guerra ma libertà e coesistenza”

1967 “Il Parlamento approvi queste leggi: riforma del diritto familiare – Libera diffusione dei mezzi di controllo delle nascite – Tutela della lavoratrice madre – Parità per il lavoro della donna contadina – Piano nazionale per gli asili nido – scuola materna pubblica – Impegno della donna per costruire una nuova società”

1968 “Più potere alle donne per cambiare la società”

1969 “Giornata di lotta delle donne”

1970 “Non vogliamo più aspettare. Le donne aprono la vertenza nazionale sui nidi e le scuole per l’infanzia. Verso lo Stato, verso gli enti locali, verso gli istituti dell’edilizia popolare, verso il padronato. L’UDI propone a tutti una linea di lotta, chiede ai comuni e ai sindacati di essere al centro di questa battaglia”

1971 “Per l’emancipazione femminile, una svolta nella spesa pubblica, nei consumi, negli investimenti: asili nido e scuola per tutti dai 3 ai 14 anni”

1972 “Si: diritto al lavoro, scuola e servizi sociali. No: emarginazione della donna, referendum, repressione”

1973 “Contro l’attacco all’emancipazione unità e lotta della donne”

1974 “Crisi, referendum, disoccupazione femminile: le donne dicono di no. Dalla crisi non si esce senza le donne”

1975 “Anno internazionale della donna, anno di lotta delle donne. Maternità, valore sociale non ruolo ma scelta”

1976 “ Libera nella maternità, autonoma con il lavoro, protagonista nella società”

1977 “Usciamo dalle case, troviamoci in piazza per dire che ciascuna di noi ha coscienza della sua oppressione, che fra noi donne cresce la solidarietà, che deve vivere nella società la forza delle nostre proposte”

1978 “8 marzo, parliamo noi: …aborto, violenza, lavoro, casalinghità, maternità, solidarietà, sessualità, autodeterminazione, servizi, consultori, maschilismo!…”

1979 “La metà del cielo e l’altra faccia del mondo. La vita di tutte può cambiare se la prendiamo nelle nostre mani. Non ci fermano gli attacchi alle nostre conquiste. Il terrorismo la paura il dolore. Il movimento delle donne è lo strumento della nostra liberazione”

1980 “Parliamo di liberazione, di vite, di pace, contro la violenza, la morte, le guerre”

1981 “L’8 marzo dei 2 NO ai referendum sull’aborto, solidarietà fra noi donne, auto determinazione. Il movimento delle donne rilancia la sfida”

1982 “Le donne hanno ancora tanto da dire”

1983 “Donna “persona”. In lotta per la nostra legge contro la violenza sessuale, in lotta contro il taglio ai servizi sociali voluto dal Governo, i lotta per il lavoro”

1984 “Le donne sono ancora nella piazza, per difendere il diritto alla pace, al lavoro, alla vita senza violenza, per vivere le strade e la città senza paura”

1985 “Donna: identità e mutamenti”

1986 “Evviva l’8 marzo e il 9 e il 10, e l’11 e il 12…?

1987 “8 marzo i nostri no, i nostri si!”

1988 “8 marzo, parlando, pensando, camminando, lottando.”

1989 “Riempiamo il tempo e lo spazio dei nostri progetti”

1990 “Come donna non ho un paese, come donna non voglio un paese, come donna il mondo intero è il mio paese” [Virginia Wolf]

1991 “Tra uccidere e morire c’è una terza via:vivere. La guerra è finita, la pace è da costruire”

1992 “[dal manifesto] “La scoperta della differenza le emozioni delle differenze. Gestiamole politicamente per esserci tutte nella storia”

1993 “Riprendiamo come donne i grandi temi della libertà, della solidarietà e della giustizia femminile”

1994 “Prima di tutto la pace”

1995 “1945-19995 i primi cinquant’anni”

1996Ho osservato il volto di mia madre finemente scolpito nell’ossidiana e mi sono chiesta quanto di me stessa devo a questa donna” [Irma Mc Claurin]

1997 “Una poetica dei mondi possibili. Forme dell’abitare nell’immaginario femminile”

1998 “Il novecento è il secolo delle donne, ma…”

1999 “Continuiamo insieme la strada verso il duemila”

2000 “Navigando sulle onde rosa del Duemila”

2001 Pensare… e fare. Ancora UDI!”

2002 “La pace non esiste senza democrazia, la democrazia non vive senza le donne

2003 “Una pace da abitare”

2004 “Insieme per la piena cittadinanza di tutte”

2005Le donne sanno. Chiamano alla responsabilità del futuro, chiedono che ovunque nel mondo comunque siano nati le bambine e i bambini siano patrimonio comune dell’umanità”

2006 “La precarietà rende sterili,vogliamo essere libere di creare vite, convivenza e democrazia

2007 “50E50 ovunque si decide…metà del cielo metà del mondo”

2008 “libere di decidere ovunque nel mondo di noi e del nostro corpo”

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