Io, quale candidato del collegio 28 di Orzinuovi, vorrei che la Bassa Bresciana contasse di più in Provincia e pertanto mi soffermo su alcune questioni che riguardano più da vicino il nostro territorio.
Se vi chiedessi chi è stato in questa legislatura il consigliere provinciale di questo collegio, non so quanti mi saprebbero rispondere. In effetti qui è stato eletto un consigliere residente in Franciacorta, che non abbiamo quasi mai visto in questa zona, salvo alle inaugurazioni della Fiera, e di lui ci siamo scordati anche il nome.
Questo è anche un piccolo segno di come la nostra Bassa occidentale in questi anni sia stata trascurata dalla Provincia, non si sono fatti investimenti nelle infrastrutture, nelle vie di comunicazione, negli Istituti di scuola secondaria, nella formazione professionale, nel Parco dell’Oglio, nella promozione di politiche attive per il lavoro, nelle attività culturali e museali diffuse, nel turismo, ecc…
Io voglio una Provincia che rispetti il ruolo dei comuni, che sappia coinvolgerli in progetti condivisi, che li tratti tutti alla stessa maniera con pari dignità, che nell’erogazione dei contributi e nella programmazione degli investimenti non faccia distinzione tra comuni “amici e non amici”, come purtroppo è avvenuto in questi anni. Se avessimo la pazienza di andare a vedere come sono stati erogati i contributi ai comuni, potremmo constatare con evidenza la mappa colorata dei comuni più amici e contigui al centrodestra.
(un es. contributo di 100.000 euro per la forestazione di un bosco di pianura nella Bassa: sapete dove è andato? Non a uno dei comuni del parco Oglio o delle terre del Chiese o del Mella: ma a S.Gervasio, il paese dove il sindaco è anche assessore provinciale).
Una provincia che nell’urbanistica, ora che è diventata il referente per i Piani di Governo del Territorio, non si comporti peggio e più a lungo di come si comportava la Regione, ma che si ponga in relazione ai comuni con un metodo dialogico, collaborativo, non dilatando tempi e richieste poco ragionevoli, non contrattando volumetrie in cambio di contributi, ma dando certezza dei tempi nell’approvazione dei piani, limitandosi a quanto le compete senza invadere le decisioni che spettano ai comuni.
Un esempio: il nostro PGT ha fatto il giro di una decina di uffici, è stato tenuto fermo per settimane solo perché un ufficio voleva su una planimetria l’indicazione della fermata del bus. Ma cosa c’entra questo col parere di compatibilità che deve esprimere l’ente provinciale?
Io voglio una provincia che dia una soluzione definitiva alla statale 235 Orzinuovi -Brescia: dopo 30 anni di promesse, non è possibile impiegare oltre un’ora per fare 30 Km. per andare a lavorare.
Voglio una provincia che punti non solo sulle rotonde, ma che investi di più sulle vie di comunicazione su rotaia:
- ferrovia Brescia-Cremona . Verolanuova punto centrale per collegamenti Bassa Brescia (vagone bici)
- è utopico pensare a collegamenti con Chiari ? ferrovia Milano-Venezia. parcheggi
- Metropolitana della città che diventi realmente una metropolitana provinciale.
- Expo 2015: per la bassa bresciana e cremonese sostenere il progetto Metropolitana milanese fino a Pandino, se non Crema.
Voglio una provincia che possa avere maggiori strumenti per coordinare e gestire le più gravi crisi delle aziende produttive, come la recente vicenda del TMD (per noi ancora Frendo per intenderci).
Voglio una Provincia che invece di erogare i contributi ai comuni per le scritte in dialetto, dia invece più contributi per il risparmio energetico, le energie rinnovabili, la riduzione delle emissioni, la raccolta differenziata globale, progetti per rendere i nostri paesi più a misura di bambino.
Voglio una provincia che metta in sicurezza gli edifici scolastici delle scuole secondarie, che avvii un piano per il risparmio energetico e per l’installazione di tetti fotovoltaici sulle scuole della Bassa: il Cossali, l’Istituto agrario di Bagnano, gli istituti di Verolanuova, Manerbio…
Una Provincia che chiami a raccolta le istituzioni scolastiche della Bassa, programmando con loro e gli enti locali un piano per meglio valutare i possibili potenziamenti dei vari istituti, gli eventuali nuovi indirizzi scolastici da avviare, i potenziali collegamenti con le università e i centri di ricerca.
Una Provincia che investi di più in cultura, che metta in relazione le varie residenze museali e le strutture culturali dei comuni, che con loro programmi mostre tematiche con appositi circuiti culturali, quali ad esempio il circuito dei castelli della Bassa a partire dalla rocca di Urago, la villa Feltrinelli di Gerolanuova, i castelli di Orzinuovi, Soncino, Barco, Villachiara, Villagana, Padernello, il Chiavicone di Quinzano, alcuni cascinali tra i più caratteristici…
Una provincia che non abbia timore a finanziare Odissea, il Festival della Valle dell’Oglio giunto alla nona edizione e che nel tempo si è affermato in Lombardia come una delle più qualificate rassegne intercomunali di spettacoli di qualità, anche se purtroppo quest’anno ha visto la defezione del comune di Orzinuovi e finora dei finanziamenti della nostra Provincia.
Voglio una Provincia che investa di più nel Parco dell’Oglio, che contribuisca finalmente a farlo funzionare, con progetti mirati alla salvaguardia dei pochi boschi rimasti.
Una provincia che nei suoi strumenti di pianificazione per la Bassa metta un freno al sorgere come funghi di grosse strutture commerciali e capannoni rimasti vuoti, ipermercati e supermercati, che hanno trasformato il nostro territorio con cementificazioni esagerate e il nostro tempo libero con pellegrinaggi domenicali ai nuovi santuari del consumismo esasperato.
In un interessante convegno sulla situazione economica della Bassa, tenutosi a Pompiano su iniziativa dell’Associazione Communitas, dalle analisi presentate risultava che nel distretto di Orzinuovi i settori che producevano più reddito nella nostra zona, pur già sentendo l’inizio della crisi, erano l’agricoltura, l’edilizia e le nuove aziende ad alto contenuto tecnologico.
Ecco io penso che questi siano ancora per la nostra zona i punti su cui, in un momento di grave crisi, investire con nuove idee e strumenti, cui la Provincia può fare da stimolo.
L’agricoltura: si devono dare soluzioni ragionevoli ed innovative per il problema dell’abbattimento dell’azoto secondo la direttiva europea sui nitrati, agevolando l’accesso al credito per investimenti mirati a costruire impianti specifici, oltre a sostenere gli agricoltori che vogliono produrre energia con i liquami degli allevamenti e con le biomasse.
Ma il problema principale delle nostre stalle è quello di riconoscere e sostenere un prezzo adeguato del latte: non è possibile che, dopo aver selezionato in circa vent’anni un patrimonio genetico bovino di elevata qualità, tra i migliori a livello europeo, non è possibile mettere di fatto gli agricoltori bresciani nella condizione di produrre latte a sottocosto e costringerli a chiudere le stalle o di consegnarsi a grossi gruppi industriali. Il latte bresciano è il nostro tesoro, è il nostro oro bianco; e una provincia che vuol difendere e valorizzare il proprio territorio deve essere parte attiva in questa partita.
L’edilizia: anche qui bisogna dare una mano alle nostre innumerevoli imprese presenti in tutti i nostri paesi. Ora noi abbiamo una occasione unica: quello di investire sull’edilizia ecocompatibile, sulla bioarchitettura, sul risparmio energetico, sia attraverso incentivi fiscali, agevolazioni per l’accesso al credito, la formazione professionale, corsi di aggiornamento per i tecnici del settore, orientamenti per la pianificazione urbanistica, iniziative promozionali.
Aziende innovative: la nostra proposta di costituire una Consulta permanente ha tra i suoi obiettivi principali quello di favorire le aziende piccole e medie ad alto contenuto tecnologico, mettendo in relazione le imprese con i centri di ricerca e le nostre università, individuando possibili percorsi di formazione professionale più specifici, stipulando accordi con le banche per il finanziamento di progetti innovativi, supportare le aziende nell’accesso ai mercati internazionali.
Queste sono alcune delle proposte, ragionevoli e praticabili, che il PD offre all’attenzione dei bresciani per chiedere un consenso che ci metta nelle condizioni di poterle poi attuarle.
Il nostro slogan sui manifesti è più che valido: più forti noi, più forte tu, più forte la Provincia di Brescia, più forti i bresciani.
Concludo invitandovi a sostenere i nostri candidati sindaci della zona: ad Andrea Ratti con la lista civica qui a Orzinuovi, a Elvio Bertoletti di Villachiara, Ignazio Parini di Borgo san Giacomo, Liliana Ferrari di Orzivecchi, Mariangela Marinoni a Pompiano: con loro potremo assieme lavorare per il meglio delle nostre comunità e dei nostri territori. Auguri a tutti.
19.5.2009 Riccardi Arcangelo
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